Poveri ma (molto) Belli

Venerdì 22 maggio 2015 con l’Ispettor Olmo Scerlocco
Siamo poveri, su questo non c’è dubbio. E se non proprio poveri poveri, ci siamo però
impoveriti…

La povertà è un valore definito in negativo, la condizione di ciò “che manca, scarseggia o è
privo di qualcosa” e tutti noi, oggi, dopo la crisi, manchiamo di lavoro, scarseggiamo di
denaro, siamo privi di serenità, i nostri ideali sono scarsi e quasi ci mancano la speranza e
la voglia di lottare…
Le condizioni esterne le vediamo tutti, sono desolanti ed è molto facile lasciarsi
scoraggiare.

Giovani e meno giovani, stiamo subendo un mondo che cambia in fretta e non sembra più
a misura d’uomo. Un’economia aggressiva ci stritola e soffoca la creatività e lo slancio che
riempirebbero di senso il poco tempo libero.
Siamo ogni giorno più poveri e più stanchi, più avviliti e più frustrati.

La stanchezza, soprattutto quella interiore, può piegare e può uccidere, può trasformarsi in
rassegnazione o in rabbia, può diventare insofferenza, chiusura mentale, dolore.
Ma può anche essere il punto di partenza di una reazione, nel tentativo di scrollarci di
dosso tutta la negatività personale e sociale.

La stanchezza, soprattutto quella interiore, può anche trasformarsi nel suo contrario, può
diventare energia creativa e creatrice, capace di trovare una strada ancora percorribile nel
presente, ancora immaginabile per condurre al futuro.
L’onda, la sorte, il destino: è il filo sottile che l’energia positiva crea, che ci guida e
conduce attraverso i complicati labirinti della vita e che ci impedisce di perderci, ci fa
ritrovare, ci fa incontrare e sentire meno soli e, anche se siamo poveri, ci rende belli dentro
(e fuori).

close

RIMANIAMO IN CONTATTO!

Non perdere gli aggiornamenti sui nostri prossimi spettacoli ed eventi!

Non inviamo spam! Leggi la nostra Informativa sulla privacy per avere maggiori informazioni.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *